“Il comparto del turismo organizzato è ancora in attesa dei ristori: il decreto che avrebbe dovuto ‘sbloccare’ i contributi relativi al periodo agosto – dicembre del 2020 è stato pubblicato già da due mesi, ma le imprese non hanno visto ancora un euro, perché il provvedimento di applicazione non è mai arrivato. Un ritardo che nessuno si è preoccupato di spiegare: un silenzio assordante che certo non rassicura il comparto”.
Così Gianni Rebecchi, Presidente nazionale di Assoviaggi, l’associazione che riunisce le agenzie di viaggio e le imprese del turismo organizzato Confesercenti.
“In un Paese dove tutte le forze politiche e gli esecutivi si impegnano a parole per la semplificazione, le imprese non ce la fanno più ad aspettare in silenzio i tempi lunghi della burocrazia. Soprattutto in questo periodo, che purtroppo rimane molto delicato: il turismo organizzato non è ancora ripartito, ma le ipotesi di possibili future restrizioni già stanno mandando in tilt i viaggiatori, creando incertezza e confusione proprio quando la stagione turistica entra nel vivo.
Se si vuole sostenere il turismo organizzato, conclude Rebecchi, servono più trasparenza e maggiori certezze sui tempi di erogazione dei contributi: le 7.500 imprese del comparto, che producevano 14 miliardi di euro di fatturato, non possono più attendere”.