Le linee guida del CTS e dell’Inail sulle nuove modalità di esercizio della balneazione contengono, a nostro avviso, disposizioni immotivatamente restrittive che impedirebbero la balneazione, sul 70 % della costa italiana.
Non si potrebbe di fatto esercitare la balneazione in tutte quelle spiagge che hanno una limitata profondità e ampiezza.
Sono a rischio le località più rinomate e prestigiose della costa italiana (dalla Liguria al Salento; dalla penisola Sorrentina alla Sardegna; da Portofino a Capri; ecc.).
È opportuno che, quindi, siffatte prescrizioni del CTS e dell’Inail siano considerate puramente indicative e non vincolanti permettendo alle Regioni di emanare disposizioni altrettanto efficaci ma più praticabili in quanto adeguate alle caratteristiche territoriali.
Comunque e a titolo esemplificativo non sono, a nostro avviso, condivisibili le disposizioni riguardanti:
a) la prenotazione, anche per fasce orarie, che non dev’essere obbligatoria ma facoltativa;
b) la registrazione con l’indicazione della postazione dovrebbe essere limitata solo per gli utenti non giornalieri;
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Roma, 14 maggio 2020
c) il posizionamento delle attrezzature di spiaggia (5 mt. per fila e 4,50 mt. fra punti ombra) è eccessivo potendosi garantire il distanziamento interpersonale desiderato (1 mt) attraverso mt. 3 fra file di ombreggio e 3 mt. fra punti ombra della stessa fila;
d) le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraio, ecc.) ove non allocati nel posto ombrellone, dovrà essere garantita la distanza minima di 1 metri l’una dall’altra essendo eccessiva quella di 2 mt.;
- e) le piscine all’interno dello stabilimento balneare, potrebbero essere aperte con le stesse misure previste per le spiagge, sia in materia di distanze tra attrezzature, sia in materia di distanziamento sociale e vigilanza;
- f) le cabine, anche, con uso promiscuo prevedendo un’adeguata igienizzazione;
- g) i minori sono sottoposti esclusivamente all’obbligo di vigilanza dei genitori;
- h) i giochi per bambini possono essere mantenuti a condizione che non diano luogo ad assembramenti;
- i) le docce oltre che all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata possono essere anche al chiuso con all’interno la disponibilità di prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia.
È utile ricordare, infine, che la spiaggia e il mare costituiscono, da sempre, luoghi di
salubrità fisica e psichica per cui anche l’indice di affollamento indicato (1 utente per 6 mq.) è eccessivo rispetto a quello altrettanto efficace ma più ragionevole di 1 utente per 4 mq.